Autorappresentanza, autonomia e aggregazione
La nostra associazione è convinta dell’importanza che alle persone con disabilità sia garantito il diritto a partecipare, ad autodeterminarsi, a compiere le proprie scelte e ad avere tutti i supporti necessari per poter esercitare tali diritti, come ben sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Sappiamo che la capacità di influenzare i decisori politici ed istituzionali è un buon indicatore di inclusione e ci è chiaro come autodeterminazione e autorappresentanza per le persone con disabilità intellettiva e del neurosviluppo non solo siano possibili, ma incidono significativamente sulla loro qualità di vita.
Le persone con disabilità intellettiva non solo devono ma possono, con i giusti sostegni, autodeterminarsi, partecipare, essere incluse nella comunità. I sostegni non vanno forniti solo alle persone, ma anche all’ambiente in cui le stesse vivono che deve spesso cambiare ed adattarsi.
Inoltre, autodeterminazione e autorappresentanza si configurano come requisiti indispensabili per garantire alle stesse Persone con Disabilità di contribuire allo sviluppo delle strategie e delle attività di sostegno che li riguardano, alla mobilitazione delle risorse che a loro spettano in virtù dei diritti di uguaglianza, pari opportunità e non discriminazione, e non meno importante, pe contribuire ad una società più evoluta.
Anffas Alto Friuli in collaborazione con Anffas Nazionale, organizza una formazione dedicata alle persone con disabilità, alle loro famiglie e agli operatori coinvolti.
Il corso si prefigge di spiegare i concetti di autodeterminazione e di auto rappresentanza per garantire la
partecipazione, l’inclusione nella società e la piena valorizzazione del ruolo attivo delle persone con disabilità come cittadini attivi così come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia con L. 18/2009 e di chiarire come le persone con disabilità intellettive possano diventare auto- rappresentanti facendo rispettare i propri diritti di cittadini, parlando in prima persona, al fine di essere considerati cittadini a pieno titolo e nell’avere accesso ai diritti di partecipazione attiva e piena inclusione nella società.
Una volta finito il percorso di formazione (che durerà fino a febbraio) verrà costituito un gruppo di persone con disabilità che si ritrovi periodicamente per esprimere le proprie idee, opinioni e richieste rispetto a questioni che riguardano i propri diritti e doveri, ma anche desideri e necessità.